Hayat si aspettava che davanti al cancello del cimitero ci fosse
molta più gente, perché aveva avuto l'impressione che il defunto fosse una
personalità.
Invece ad attendere il carretto che porta la bara c'è solo uno
sparuto gruppo di persone che sembrano essersi trovate lì per caso.
A parte Tanit, non conosce nessuno, ovviamente.
Di fronte a loro si trovano due personaggi alquanto mal assortiti,
un biondino mingherlino vestito riccamente che trasporta una spada che sembra
pesare quanto lui; accanto al giovanotto
un figuro di qualche anno più anziano tutto intabarrato nel mantello con
un'aria decisamente marziale.
Hayat fa appena in tempo a dare
un'occhiata veloce ai due ragazzi prima che il carro con il suo triste
trasporto si presenti. Alla testa dello scarnissimo seguito c’è una giovane
donna affranta che Tanit identifica a bassa voce: "Lei è Kendra, la povera
figlia del professore... chissà chi è la donna che l'accompagna?"
Effettivamente la ragazza molto pallida ha
accanto una donna con un'aria risoluta, un ciondolo ben visibile di Sarenrae e
una spada al fianco che la identificano come un’inquisitrice.
Ci sarà da divertirsi, pensa mesto Hayat provando ad immaginare
tutto quello che può passare per la mente ad una devota un po' troppo fervente davanti
a quelli come Tanit e lui.
Quando il carretto si ferma alle porte del
cimitero, Kendra sospira rendendosi conto di quanto scarna sia la compagnia che
accompagnerà suo padre nell'ultimo viaggio. Raccoglie tutta la sua dignità e si
rivolge al gruppo.
"Vi ringrazio di essere qui in questo momento così penoso,
per portare l'ultimo saluto a mio padre." Fa una piccola pausa imbarazzata
e poi si rivolge a Tanit.
"Tu devi essere Tanit, mi ricordo di
quando eri bambina e accompagnavi tuo padre... Grazie per essere venuta. Ma non
credo di conoscere il tuo accompagnatore."
Tanit volta appena gli occhi verso Hayat e
gli dedica un sorriso caldo, poi si volta e lo presenta.
"Lui è Hayat Firehood, il mio
compagno di vita. Mio padre non è potuto intervenire perché ė ad un incontro
tra alchimisti, ma, se l’avesse saputo, sarebbe venuto a rendere omaggio in
questo momento di passaggio."
Le parole dell'oracolo sono sottolineate
dallo sventolio del suo vestito nell'assoluta immobilità dell'aria; quello che
sembra essere una guardia del corpo fatta e finita se ne accorge e fa uno
sguardo preoccupato, mentre il giovanotto si attarda un po' troppo sul carisma di Tanit per rendersene conto,
come non coglie lo sguardo di fuoco che cerca di bruciarlo lì sul posto.
Il momento di silenzio viene subito
interrotto dal ragazzino smilzo che raddrizza le spalle e si presenta:
"Porgo le più sentite condoglianze da parte di Fender, mio padre, che è
purtroppo bloccato a letto da una triste malattia, ma conosceva e stimava le
innumerevoli qualità di..."
Hayat perde immediatamente il filo del
discorsetto preparato e ben esposto da uno che ha proprio l'aria di aver
studiato e di aver avuto i soldi per farlo nella maniera più comoda.
L'alchimista, fa uno sbuffo interiore e poi stringe meglio le cinghie della
spada che porta al fianco per poi lasciar vagare lo sguardo sul gruppo riunito
mantenendo solo il minimo dell'attenzione.
Viene attratto solo quando il discorso sembra essere concluso e la
loro ospite commenta con un tono che potrebbe sembrare scherzoso se non fosse
un momento tanto grave:
"Mi ricordo di vostro padre... voi mi sembrate, beh, molto
giovane rispetto alla sua veneranda età."
Chissà che sorpresa per la moglie trovarsi incinta, allora. Pensa Hayat dispettoso e già un po'
annoiato da tutte queste formalità.
"Sono il generoso dono alla fine di una lunga vita intensa, madame."
il giovane fa un cenno verso il suo misterioso compagno e lo presenta:
"Sono accompagnato da Ren, la mia guardia del corpo."
Ormai è chiaro che nessun altro vorrà ad assistere
all'ultimo viaggio del professore e quindi tocca a loro trasportare la bara a
spalla dentro il cimitero fino all'ultima dimora.
Come se non fosse già tutto abbastanza strano, Leo sfodera lo
spadone e lo pianta davanti a sé cominciando poi a salmodiare sottovoce. Quando
Hayat vede la sua guardia del corpo fare un passo indietro si affretta a far
indietreggiare anche Tanit prima che capiti qualcosa di brutto.
Via via che la preghiera sussurrata va
avanti, si può vedere un'armatura materializzarsi attorno e addosso al
ragazzino che sembra prendere forza e potenza dalla struttura. Una volta che
l'apparizione è completa, Leo si considera pronto e si avvicina per fare la sua
parte nel trasporto della salma. Ovviamente il suo servitore si fa avanti e con
Hayat e Abigail i portatori sono in numero sufficiente.
Il mesto gruppetto si inoltra nel
cimitero. L'atmosfera è quella cupa di una giornata di fine autunno, con la
nebbiolina che accarezza le lapidi ricoperte di muschio e con le scritte quasi
illeggibili per il trascorrere del tempo. Kendra sembra incedere con dignità ma
l'atteggiamento dell'amica, l'inquisitrice, sembra essere pronto a sostenerla
se da un momento all'altro dovesse cedere.
I viottoli di ghiaia si inoltrano nel
cimitero in leggera collina e l'erba sembra ricoprire ogni sepoltura. Hayat non
fa caso a niente se non seguire l'ondeggiare del vestito bianco di Tanit
davanti a lui mantenendo al contempo il ritmo con i suoi compagni per il
trasporto della bara, però non gli sfugge il sussurro che proviene da Ren in
direzione del suo padrone: "Quella tomba ha la terra smossa... questo non
è un luogo di riposo eterno."
Hayat sente scorrere un brivido gelido giù
per la schiena. quanto odi questa situazione non lo sa proprio dire.
Ad un tratto delle sagome si spostano
rapide nella nebbia e tutti i sensi di Hayat si attivano. Lo rassicura però
sentire che anche i suoi compagni si preparano a qualunque cosa stia per
succedere.
Proprio quando sembra che non succederà
niente e questa povera ragazza potrà seppellire suo padre in pace, si para
davanti al corteo un gruppo di villici che brandiscono forconi e torce come
nella migliore tradizione della caccia alle streghe.
"Non seppellirete un necromante con
la nostra brava gente... noi ve lo impediremo!"
Ecco, mancavano solo i fanatici in questa
bella giornata del cavolo,
pensa Hayat mentre controlla la situazione con un'occhiata.